00 13/04/2013 00:14


BENEDETTO XVI

REGINA CÆLI

Piazza San Pietro
VI Domenica di Pasqua, 1° maggio 2005

  

Regina Cæli, 1° maggio 2005, VI Domenica di Pasqua
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]


Carissimi Fratelli e Sorelle!

Mi rivolgo a voi per la prima volta da questa finestra, che l’amata figura del mio Predecessore ha reso familiare a innumerevoli persone nel mondo intero. Di domenica in domenica Giovanni Paolo II, fedele ad un appuntamento diventato un’amabile consuetudine, ha accompagnato per oltre un quarto di secolo la storia della Chiesa e del mondo e noi continuiamo a sentirlo più che mai vicino. Il mio primo sentimento è ancora di gratitudine verso coloro che mi hanno sostenuto in questi giorni con la preghiera e verso quanti da ogni parte del mondo mi hanno inviato messaggi e voti augurali.

Vorrei salutare con particolare affetto le Chiese ortodosse e le Chiese ortodosse orientali, che proprio in questa domenica celebrano la Risurrezione di Cristo. A questi nostri cari fratelli rivolgo il tradizionale annuncio di gioia: Christós anesti! Sì, Cristo è risorto, è veramente risorto. Auguro di cuore che la celebrazione della Pasqua sia per loro una corale preghiera di fede e di lode a Colui che è il nostro comune Signore, e che ci chiama a percorrere con decisione il cammino verso la piena comunione.

Quest’oggi iniziamo il mese di maggio con una memoria liturgica tanto cara al popolo cristiano, quella di San Giuseppe Lavoratore. Fu istituita dal Papa Pio XII di venerata memoria proprio cinquant’anni or sono, per sottolineare l’importanza del lavoro e della presenza di Cristo e della Chiesa nel mondo operaio. E’ necessario testimoniare anche nell’odierna società il "Vangelo del lavoro", di cui parlava Giovanni Paolo II nell’Enciclica Laborem exercens. Auspico che non manchi il lavoro specialmente per i giovani, e che le condizioni lavorative siano sempre più rispettose della dignità della persona umana.

Penso con affetto a tutti i lavoratori e saluto quelli raccolti in Piazza San Pietro appartenenti a numerose associazioni. In particolare saluto gli amici delle ACLI (Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani), che celebrano quest’anno il sessantesimo di fondazione, ed auguro loro di continuare a vivere la scelta della "fraternità cristiana" come valore da incarnare nel campo del lavoro e della vita sociale, perché la solidarietà, la giustizia e la pace siano i pilastri su cui costruire l’unità della famiglia umana.

Rivolgo, infine, il pensiero a Maria: a Lei è particolarmente dedicato il mese di maggio. Con la parola e, più ancora, con l’esempio il Papa Giovanni Paolo II ci ha insegnato a contemplare Cristo con gli occhi di Maria, specialmente valorizzando la preghiera del Santo Rosario. Con il canto del Regina Caeli, affidiamo alla Vergine tutte le necessità della Chiesa e dell’umanità.


Dopo il Regina Cæli

In questi giorni mi ritrovo spesso a pensare a tutti i popoli che soffrono a causa di guerre, malattie e povertà. In particolare, oggi sono vicino alle care popolazioni del Togo, sconvolte da dolorose lotte interne. Per tutte queste nazioni imploro il dono della concordia e della pace.

Saludo ahora cordialmente a los fieles de las parroquias Santa Joaquina Vedruna, de Barcelona, y Santa Catalina de Siena, de Madrid, que participan en esta oración mariana. Queridos hermanos: que la visita a las tumbas de los Apóstoles os confirme en vuestro compromiso de total entrega a Cristo y a su Iglesia.

Saluto con affetto i fedeli provenienti da Budapest e da Pécs, in Ungheria; i Fratelli e le Sorelle Laici Canossiani; i bambini della Scuola Materna di Abbasanta, in Sardegna, con i loro insegnanti e i genitori; e il Reggimento Genio Ferrovieri di Bologna.

E finalmente una buona domenica a tutti voi. Grazie per l'attenzione.

Il Santo Padre si è accomiatato con queste parole: 

Buona domenica a tutti!
 


[SM=g27998]


REGINA CÆLI

Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Piazza San Pietro
VII Domenica di Pasqua, 8 maggio 2005

 

Regina Cæli, 8 maggio 2005, VII Domenica di Pasqua
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]


Alle ore 10, prima della recita del Regina Cæli, il Santo Padre si è affacciato dalla finestra dello Studio Privato rivolgendo ai presenti in Piazza San Pietro le seguenti parole: 

Buongiorno cari bambini, benvenuti in Piazza San Pietro.

Vi auguro una buona festa della Maratona di Primavera che si svolge anche in altre città d'Italia. Vi auguro grande gioia e sono contento di vedervi qui in Piazza. La mia benedizione e saluti ai vostri genitori, ai vostri amici e buon svolgimento di questa festa. Adesso vi benedico e la benedizione vale per tutti voi, per i vostri amici e per le vostre famiglie. Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.

E non vogliamo dimenticare che oggi è anche la festa della mamma. Pensiamo tutti alle mamme con tutta la nostra gratitudine e preghiamo particolarmente per loro. Auguri a voi tutti e particolarmente alle mamme.

Grazie e buona domenica a voi tutti.

***

Cari Fratelli e Sorelle!

Oggi in molti Paesi, tra cui l’Italia, si celebra la solennità dell’Ascensione del Signore al Cielo. In questa festa la Comunità cristiana è invitata a volgere lo sguardo a Colui che, quaranta giorni dopo la sua risurrezione, fra lo stupore degli Apostoli "fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo" (At 1,9). Siamo pertanto chiamati a rinnovare la nostra fede in Gesù, l’unica vera àncora di salvezza per tutti gli uomini. Salendo al Cielo, Egli ha riaperto la via verso la nostra patria definitiva, che è il paradiso. Ora, con la potenza del suo Spirito, ci sostiene nel quotidiano pellegrinaggio sulla terra.

Nell’odierna domenica si tiene la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, sul tema "I mezzi di comunicazione al servizio della comprensione tra i popoli". Nell’attuale epoca dell’immagine i mass media costituiscono effettivamente una straordinaria risorsa per promuovere la solidarietà e l’intesa della famiglia umana. Ne abbiamo avuto recentemente una prova straordinaria in occasione della morte e delle solenni esequie dell’amato mio Predecessore Giovanni Paolo II. Tutto dipende, però, dal modo in cui vengono usati. Questi importanti strumenti della comunicazione possono favorire la conoscenza reciproca e il dialogo, oppure, al contrario, alimentare il pregiudizio e il disprezzo tra gli individui e i popoli; possono contribuire a diffondere la pace o a fomentare la violenza. Ecco perché occorre sempre fare appello alla responsabilità personale; è necessario che tutti facciano la loro parte per assicurare in ogni forma di comunicazione obiettività, rispetto della dignità umana e attenzione al bene comune. In tal modo si contribuisce ad abbattere i muri di ostilità che ancora dividono l’umanità, e si possono consolidare quei vincoli di amicizia e di amore che sono segni del Regno di Dio nella storia.

Ritorniamo al mistero cristiano dell’Ascensione. Dopo che il Signore fu salito al Cielo, i discepoli si raccolsero in preghiera nel Cenacolo, con la Madre di Gesù (cfr At 1,14), invocando insieme lo Spirito Santo, che li avrebbe rivestiti di potenza per la testimonianza da rendere a Cristo risorto (cfr Lc 24,49; At 1,8). Ogni comunità cristiana, unita alla Vergine Santissima, rivive in questi giorni tale singolare esperienza spirituale in preparazione alla solennità della Pentecoste. Anche noi ci rivolgiamo ora a Maria con il canto del Regina Caeli, implorando la sua protezione sulla Chiesa e specialmente su quanti si dedicano all’opera di evangelizzazione mediante i mezzi della comunicazione sociale.


Dopo il Regina Cæli:

Saluto i partecipanti alla "Maratona di Primavera – Festa della Scuola", che si è svolta questa mattina a Roma, come pure a Trento e in altre città italiane. Auspico che la formazione delle nuove generazioni sia sempre al centro dell’attenzione della comunità ecclesiale e delle pubbliche istituzioni.

I greet with affection all the English-speaking visitors present today, including groups from Denmark and the Netherlands. May the peace and joy of Christ our Risen Lord be with you.

Saludo a los peregrinos de lengua española, especialmente a los alumnos del Colegio "Jesús Maestro", de Madrid. Que la Palabra de Jesucristo, en esta Solemnidad de la Ascensión, os aliente en vuestros compromisos apostólicos: "Id y haced discípulos de todos los pueblos". ¡Feliz domingo!

Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli di Castel di Croce e Force, che celebrano il centenario della morte della beata Assunta Pallotta. Saluto inoltre i gruppi provenienti dalle diocesi di Lugano, Torino, Vercelli, Benevento, Bari e Altamura, come pure la scuola "Don Francesco Gattola" di Massa Lubrense.

Buona domenica a tutti!


[SM=g27998]


REGINA CÆLI

Piazza San Pietro
Domenica di Pentecoste, 15 maggio 2005

 

Regina Cæli, 15 maggio 2005, Solennità di Pentecoste
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]


Cari fratelli e sorelle!

Chiedo anzitutto scusa per il mio grande ritardo! Ho avuto la grazia di poter ordinare oggi, giorno dello Spirito Santo, ventuno nuovi sacerdoti per la Diocesi di Roma. E una tale raccolta di Dio dura naturalmente anche un po' di tempo! Grazie per la vostra comprensione!

Nella Basilica di San Pietro si è da poco conclusa la Celebrazione eucaristica durante la quale ho avuto la gioia di ordinare 21 nuovi sacerdoti. E’ un evento che segna un momento di crescita importante per la nostra Comunità. Dai ministri ordinati, infatti, essa riceve vita, soprattutto mediante il servizio della Parola di Dio e dei Sacramenti. Questo, dunque, è un giorno di festa per la Chiesa di Roma. E per i sacerdoti novelli, questa è in modo speciale la loro Pentecoste: ad essi rinnovo il mio saluto e prego perché lo Spirito Santo accompagni sempre il loro ministero. Rendiamo grazie a Dio per il dono dei nuovi presbiteri, e preghiamo che a Roma come pure nel mondo intero fioriscano e maturino numerose e sante vocazioni sacerdotali.

La felice coincidenza tra la Pentecoste e le Ordinazioni presbiterali mi invita a sottolineare il legame indissolubile che esiste, nella Chiesa, tra lo Spirito e l’istituzione. Lo accennavo già sabato scorso, prendendo possesso della Cattedra di Vescovo di Roma, a San Giovanni in Laterano. La Cattedra e lo Spirito sono realtà intimamente unite, così come lo sono il carisma e il ministero ordinato. Senza lo Spirito Santo, la Chiesa si ridurrebbe a un’organizzazione meramente umana, appesantita dalle sue stesse strutture. Ma, a sua volta, nei piani di Dio lo Spirito si serve abitualmente delle mediazioni umane per agire nella storia. Proprio per questo Cristo, che ha costituito la sua Chiesa sul fondamento degli Apostoli stretti intorno a Pietro, l’ha anche arricchita del dono del suo Spirito, affinché nel corso dei secoli la conforti (cfr Gv 14,16) e la guidi alla verità tutta intera (cfr Gv 16,13). Possa la Comunità ecclesiale restare sempre aperta e docile all’azione dello Spirito Santo per essere tra gli uomini segno credibile e strumento efficace dell’azione di Dio!

Affidiamo questo auspicio all’intercessione della Vergine Maria, che oggi contempliamo nel mistero glorioso della Pentecoste. Lo Spirito Santo, che a Nazaret era sceso su di Lei per renderLa Madre del Verbo incarnato (cfr Lc 1,35), è sceso oggi sulla Chiesa nascente riunita intorno a Lei nel Cenacolo (cfr At 1,14). Invochiamo con fiducia Maria Santissima, perché ottenga una rinnovata effusione dello Spirito sulla Chiesa dei nostri giorni.


Dopo il Regina Cæli:

Grazie! Grazie! Cari fratelli e sorelle, oggi in questa bella domenica di Pentecoste trovo saluti solo in due lingue: quella tedesca e quella italiana!

Sehr herzlich grüße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Besonders heiße ich eine Gruppe von Jugendlichen der Gemeinschaft Sant’Egidio aus Deutschland willkommen. Vertraut stets auf das Wirken des Heiligen Geistes! Er hilft euch, als frohe Zeugen Christi das Evangelium der Liebe und der Hoffnung zu allen Menschen zu bringen. Allen ein gesegnetes Pfingstfest!

Rivolgo il mio cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i rappresentanti della Confederazione Nazionale delle Misericordie di Firenze, i fedeli di Avigliano Umbro e di Castel del Piano di Perugia.

A tutti auguro buona festa di Pentecoste.

Buona domenica! Grazie! Grazie! Arrivederci! Grazie!

 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)