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Ottobre 2015 aggiornamento sulla vita attuale di Benedetto XVI

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2015 23:28
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22/10/2015 12:34

[SM=g1740717] Benedetto XVI: «Mi sento ancora più in comunione con Dio»
Kai Diekmann, direttore di Bild Zeitung, racconta la sua visita a papa Ratzinger: «Occhi vivaci, volto sorridente, senza traccia di fatica»


di Maria Teresa Pontara Pederiva - 21 ottobre 2015

Una piccola sala da ricevimento, una scala di legno che conduce al primo piano. Il soggiorno è accogliente, luminoso, un divano in pelle bianca, una semplice sedia. Una libreria che arriva fino al soffitto, una TV a schermo piatto con lettore DVD, sulle pareti alcune sacre icone. E ancora un tavolino e il pianoforte con sopra una foto in bianco e nero del fratello Georg.

E’ un racconto molto familiare quello che il direttore di Bild Zeitung, Kai Diekmann, intende condividere con i suoi lettori: «A due anni dalle dimissioni: un incontro con il nostro papa Benedetto XVI». Non passa inosservato quell’aggettivo «nostro», quasi un distintivo di orgoglio che rinvia a quel titolo di dieci anni fa, quando il 20 aprile 2005 all’indomani dell’elezione del card. Ratzinger al soglio di Pietro, il maggior quotidiano tedesco usciva con la foto di Benedetto XVI affacciato al balcone e la scritta «Wir sind Papst» (Noi siamo il Papa), un papa tedesco dopo più di 500 anni.

E il 15 ottobre l’incontro con Benedetto XVI (88 anni) ormai dopo oltre due anni dal ritiro: «Lui sta lì sulla soglia, il nostro Papa. Occhi vivaci, volto sorridente, appoggiato a un girello. Indossa una talare bianca e ai piedi un semplice paio di sandali marroni».

«E’ bello essere qui!». Papa Ratzinger è di buon umore, sveglio e senza traccia di affaticamento, si siede sul divano: sembra lontana la fatica che l’aveva visto pronunciare le dimissioni davanti ai cardinali riuniti (le foto di Daniel Biskup che accompagnano il servizio non lasciano dubbi).

Da Berlino giunge un piccolo dono: su una struttura di legno di betulla l’artista tedesco Albrecht Klink ha inciso quel titolo che è già una leggenda: «Noi siamo il Papa». Benedetto lo prende tra le mani, lo accarezza più volte e sorride confidando che quell’opera gli fa sentire tutta la vicinanza e l’affetto dei suoi compatrioti.

Nella primavera scorsa, nel decimo anniversario dell’elezione, il quotidiano – che ha sede a Berlino e redazioni in tutta la Germania, oltre 2 milioni le sole copie tedesche – aveva pubblicato una lunga intervista con il segretario privato di Joseph Ratzinger, mons. Georg Gänswein, che raccontava delle giornate «molto tranquille» del papa emerito e delle frequenti telefonate col fratello Georg (91 anni).

«Ogni sera si reca a pregare presso la Grotta di Lourdes (con la statua proveniente dalla Francia) nei Giardini vaticani con un deambulatore per muoversi» diceva il vescovo Gänswein e «anche dopo la nostra conversazione si è recato là» (con un piccolo veicolo mobile stile golf).

«In questi momenti mi sento ancora più in comunione con Dio» dice papa Benedetto e saluta Diekmann con «una calda stretta di mano, con entrambe le mani». Proprio come ha sempre fatto da papa, conclude il direttore che sembra emozionato.

www.youtube.com/watch?v=npsUGOgJ0DM&feature=youtu.be





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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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30/11/2015 23:27




Delegazione SME incontra Benedetto XVI

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 19 ottobre 2015, presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, udienza privata con Sua  Santità il Papa  BENEDETTO XVI di una delegazione dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” e del Prevosto don Agrippino Salerno.
Gioia, emozione e riconoscenza.

 

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La grazia di un incontro speciale con Benedetto XVI

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Il 19 ottobre scorso una delegazione dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina, con il Prevosto Assistente Spirituale, ha incontrato il Papa emerito. Il racconto delle emozioni vissute.

di Alessandro Scaccianoce

DSC_0321Una grandezza morale e spirituale celata nella fragilità di un corpo esile che sente il peso di 88 anni di vita. Eppure ha una lucidità impressionante, tanta voglia di sorridere, due occhi teneri che scrutano e che esprimono tanto affetto e gioia di vivere.

Così è apparso Benedetto XVI nell’incontro privato che ha avuto ieri pomeriggio intorno alle 16,30, all’interno dei Giardini Vaticani (nei pressi della grotta di Lourdes), con una delegazione dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” di Biancavilla insieme col Prevosto Don Pino Salerno.

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In occasione del decimo anniversario di fondazione della nostra Associazione, nel luglio 2012, eravamo stati a Castel Gandolfo per assistere ad un’udienza di papa Benedetto XVI. Ma in quel contesto l’incontro, pur carico di emotività, non sarebbe potuto essere privato.

Un incontro cercato, atteso e desiderato. Ed è stato tanto più straordinario, quanto più ha rivelato l’umanità semplice, squisita e tenera di un uomo grandissimo.

Una personalità che ha segnato attivamente oltre mezzo secolo di storia della Chiesa – paragonabile ai grandi Padri dei primi secoli per statura morale ed intellettuale -, che ha incontrato i grandi del mondo, ha parlato ad Assemblee e Consessi internazionali, che ha caratterizzato col suo pensiero la teologia cattolica e il dibattito filosofico contemDSC_0279poraneo, ricevendo innumerevoli dottoratihonoris causa, che ha partecipato all’elezione di Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II e per 8 anni ha guidato il timone della Chiesa sul soglio di Pietro… Proprio lui, era lì, ieri pomeriggio al termine della recita del Rosario, insieme con il suo Segretario Mons. Georg Gaenswein; appariva semplice e fragile come un uccellino appena nato, e guardava proprio noi, sorridente, come un nonno che aspetta i suoi nipoti, come se ci conoscesse e ci stesse aspettando da tempo. Uno di famiglia, che al vederlo ti si rallegra il cuore.

E’ bastato un cenno di Mons. Gaenswein per accostarci a lui, circondarlo e manifestare tutto il nostro calore e il nostro affetto. Lui, felice di vederci (“Ma quanti siete! e come siete solenni! che bello vedere tanti giovani devoti della Madonna!), con lo stupore di un bambino ci ha chiesto informazioni sulla Sicilia e sull’Etna (“Ma vedete ogni tanto lDSC_0277a nube di fuoco e cenere?”), insieme ad uno scambio di battute sulle arance del nostro territorio e i suoi viaggi nell’Isola. Parlava con un filo di voce, che si confondeva tra il cinguettìo degli uccelli del giardino e lo stormire dei gabbiani, ma la sua voce era musica.

“Cosa portate di bello dalla Sicilia?” ha detto sorridendo. Gli abbiamo quindi fatto dono di una bella riproduzione della Madonna dell’Elemosina (“l’Elemosina, che bel titolo! quanto è attuale oggi!); ammirato per la bellezza dell’Icona, l’ha baciata e ha chiesto informazioni sulla sua origine. Al racconto della storia della città di Biancavilla (“parlate ancora in albanese?”) ha esclamato: “Allora si può dire quasi che la vostra città è stata fondata da Maria“.

Ma c’è un altro dono per il Padre Santo: lo scapolare della Madonna dell’Elemosina, un segno esteriore che esprime la comune appartenenza al manto di Maria. Ce n’è uno fatto proprio per lui, e – dopo aver baciato il medaglione d’argento – chiede di indossarlo: Così anch’io faccio parte della vostra comunità di Biancavilla“.  Che grande emozione!

DSC_0291E poi i dolci della Sicilia. Un buon motivo per strappargli un altro sorriso…

Poi ci presentiamo brevemente e gli diciamo di essere discepoli di quellavia pulchritudinis da lui insegnata e testimoniata. “La via della bellezza è importante – dice. Nella liturgia si manifesta la bellezza di Dio e la bellezza della fede. La liturgia ètrasparenza della presenza e dell’azione di Dio nel mondo, non una semplice riunione tra di noi. L’amore di Dio si esprime nella bellezza”.

DSC_0307Gli poniamo una domanda: èpossibile conciliare misericordia e verità? Proprio in questi tempi in cui sembrano l’una opposta all’altra? Un messaggio che gli chiediamo di rivolgere a tutti I nostril concittadini. La risposta è semplice, quanto disarmante: La misericordia è autentica se risponde alla verità dell’uomo. Se non faccio un gesto conforme alla verità, non aiuto il fratello che ha bisogno. Come dice il salmo: misericordia e verità si baceranno. Imparate da Maria la vera misericordia“.

DSC_0311Gli chiediamo ancora: Santo Padre come sta? “Non tanto bene, ma suffientemente”. Incalziamo: qual è il segreto per una vita lunga e felice?Non importa una lunga vita, ma una vita buona,  vissuta nell’unione col Signore, salutandolo al mattino e alla sera, e svolgendo i propri doveri, che sono al tempo stesso dei doni, seguendo il Signore, facendo la sua volontà, senza pretendere nulla. Questo basta”.

Ancora una volta la dimostrazione di una saggezza prorompente. Un uomo libero, che ha già dimostrato di essere distaccato dagli onori e dalla gloria del mondo, e che ora afferma la sua libertà persino rispetto alla vita stessa. Fare quel che si deve, perché il dovere è anche un dono… ci sarebbe da meditare a lungo… Basti pensare al modo in cui percepiamo i nostri doveri e alle mille pretese e ambizioni che albergano nel nostro cuore. Ancora una volta, un grande insegnamento di vita umana e spirituale.

Non possiamo stancarlo molto, maIMG_3250gli chiediamo la benedizione, da estendere ai devoti della Madonna dell’Elemosina e alla città di Biancavilla. Ci mettiamo in ginocchio, lui leva benedicente la sua mano nel segno della Trinità…Andate avanti, sotto la guida della Madonna dell’Elemosina e della Verità“.

Ci fa dono di una medaglia commemorativa del suo DSC_0302pontificato (realizzata in occasione della visita in Portogallo nel 2010) e di alcune immagini ricordo: “Salutatemi la vostra bella Sicilia e restiamo vicini nella preghiera” ci dice mentre baciamo le sue mani ancora una volta. Per l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” e la Basilica Santuario di Biancavilla il dono di una stola da lui indossata negli anni del Pontificato e della “papalina” che portava proprio ieri. Dei gesti semplici che ci confermano il suo desiderio di restare vicino a noi.

Un incontro indimenticabile, semplice ma profondo, perchè segnato da un intenso DSC_0319scambio di affetto e di gratitudine reciproca.Noi grati a lui per la sua testimonianza vivente. Lui grato a noi, quasi meravigliato, del nostro affetto.

Ma come si fa a non volergli bene?

Un ultimo saluto mentre sale su una piccola biposto che lo riporta dentro il monastero: “Lunga vita a Papa Benedetto!” e lui risponde: “Lunga vita al Signore!”.





 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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30/11/2015 23:28

“Sono parte della Vostra Comunità” (Benedetto XVI)




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Un gruppo di fedeli dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” in visita a Roma in preparazione al prossimo Giubileo della misericordia. In questo contesto, lo speciale incontro col papa emerito Benedetto XVI.


di Giuseppe Santangelo


logo-giubileoIl prossimo 8 dicembre Papa Francesco darà il via al Giubileo della Misericordia, con l’apertura della porta santa in S. Pietro.
Sarà un anno significativo per la vita della Chiesa e dei fedeli di tutto il mondo.
“Il mondo ha bisogno della misericordia” ha ripetuto più volte in questi anni il Santo Padre.
Come Associazione intitolata alla Madonna dell’Elemosina – Madre della Misericordia, ci sentiamo particolarmente interpellati a valorizzare questo tempo per riscoprire la gioia dell’amore di Dio, che “sana e guarisce”.
A tale scopo una piccola delegazione della nostra Associazione è stata a Roma nei giorni scorsi, per raccogliere informazioni e suggerimenti in vista degli appuntamenti giubilari. Venerdì 16 ottobre pomeriggio siamo giunti a Roma ospiti della Casa diDSC_0235formazione dei PP. Missionari del Preziosissimo Sangue. Il sabato seguente, invitati dall’amico Giovanni Martinelli, Presidente dell’Accademia organistica elpidiense, abbiamo partecipato ad un concerto d’organo presso la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri (dove solitamente si svolgono le cerimonie ufficiali dello Stato italiano). Cordiale e simpatico l’incontro con il M° Gianluca Libertucci, organista della Basilica papale vaticana, che ha ricordato le sue visite a Biancavilla negli anni del suo insegnamento al Conservatorio di Catania.
12179683_10206553669152515_916177498_nDomenica mattina abbiamo avuto la gioia di partecipare alla canonizzazione di alcuni nuovi Santi, tra cui i coniugi Martin, genitori di S. Teresa di Gesù Bambino. La celebrazione si è svolta in piazza S. Pietro, presieduta da Francesco. Al termine della Messa, il Pontefice ha salutato i pellegrini presenti in piazza a bordo dellaDSC_0253-1024x680papamobile, ed è passato davanti alla transenna in cui c’eravamo anche noi, la piccola delegazione biancavillese, che lo ha salutato sventolando l’immagine della Madonna dell’Elemosina. Un incontro di sguardi veloce ma bello!
11920391_10206553669432522_252095887_nDopo la celebrazione abbiamo avuto il piacere di salutare l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione, il cui organismo si sta occupando dell’organizzazione del giubileo della Misericordia, e il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Gerard Müller. Col vescovo di Cremona, Dante Lanfranconi, appassionato della Sicilia, abbiamo scambiato alcune informazioni circa la devozione alla Madre della Misericordia venerata anche nella città lombarda.
Nei giorni romani, poi, abbiamo avuto il piacevole incontro con l’amico vescovo Giuseppe Sciacca, socio onorario dell’Associazione, che ci ha fatto da autorevole guida in una piacevole passeggiata lungo i fori romani, dove è ubicata la 12171844_10206553674632652_1170984048_o“sua” chiesa barocca dei SS. Luca e Martina. Poi le visite alle Basiliche romane di S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore.  Bella inoltre l’opportunità dataci di animare la preghiera di Compieta con la musica  tipica biancavillese presso la Basilica di S. Andrea della Valle, opera tardo rinascimentale del Della Porta e del Maderno, destando il plauso da parte della Comunità Teatina 12181930_10206553675232667_2047859585_nofficiante. All’organo ha prestato servizio il nostro Vincenzo Benina.
Nella giornata di lunedì ci ha raggiunti il prevosto don Pino Salerno, con il quale abbiamo incontrato Monsignor Guido Marini, maestro delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice. Accordatoci l’incontro, siamo stati ammessi a varcare le mura leonine per salire alla prima loggia del Palazzo apostolico. Attraversando i lunghi corridoi, magistralmente affrescati nel sec. XVI, siamo giunti all’ufficio centrale delle celebrazioni liturgiche. A “Monsignor maestro” abbiamo12140800_901424586578715_3679081359723077560_nfatto dono di una riproduzione dell’icona della Madonna dell’Elemosina, che ha molto apprezzato. Con lui, fattosi mezzogiorno, abbiamo recitato la preghiera mariana dell’Angelus davanti alla grande finestra prospiciente su piazza S. Pietro. Da lì la veduta è stata uno spettacolo!
DSC_0248Nel pomeriggio, poi, il culmine della trasferta romana: la gioia dell’incontro programmato con Benedetto XVI. Varcata Porta “S. Anna” che separa Roma dallo Stato pontificio, ed esibiti i relativi documenti, la gendarmeria vaticana ci ha “scortati” a piedi fino al luogoDSC_0327dell’incontro col Santo Padre. Papa Benedetto stava lì, nei giardini, che terminava di recitare il suo Rosario pomeridiano assieme al suo fedelissimo segretario, l’arcivescovo Georg Gänswein. Noi, fermi alla Grotta di Lourdes, abbiamo atteso il suo arrivo. Dal lungo viale alberato (via Pio XI), in un cinguettìo di uccelli e gabbiani, “lontanissimi” dalDSC_0274caos della capitale, incedeva a passo lento e cadenzato verso di noi il Santo Padre! Noi immobili e schierati, a capo chino ma con gli occhi fissi verso quell’uomo, abbiamo atteso la gioia dell’incontro. Incontro ricco di sguardi ed emozioni culminato nella consegna di una riproduzione della Madonna dell’Elemosina, che ha tanto ammirato eDSC_0291venerato, e dello scapolare mariano, che il Santo Padre ha chiesto di poter indossare per potersi sentire “parte della nostra Comunità” e “Assunto nell’Associazione della Madonna dell’Elemosina”. Al sottoscritto il compito di imporre l’insegna mariana sulle spalle di quella augustissima persona. In quegli attimi la sensazione di percepirsi piccoli e miseri.
DSC_0294L’incontro, durato poco più di venti minuti, è stato caratterizzato dalla conoscenza della nostra realtà storica, geografica ed ecclesiale. Commoventi i suoi occhi grandi, pieni di affetto e di tenerezza; sicura la sua voce nel dare risposta ai nostri quesiti, che carpiva prima ancora che si completasse di formularli; lucido il suo pensiero, che esprimevaDSC_0310nella sapienza dei suoi insegnamenti. Abbiamo trovato una persona permeata dalla grazia di Dio. Un “umile operaio nella vigna del Signore” i cui segni del suo “operare” si celavano nel pollice della sua mano marcatamente solcato per via della sua infaticabile attività di scrittura manuale e dalla preghiera snocciolata sui grani delDSC_0302Rosario. Prima di congedarci abbiamo avuto la gioia di ricevere in dono dalle sue mani, come segno di affetto e gratitudine, lo zucchetto papale ed una stola; paramenti indossati dallo stesso Pontefice. Consegnate inoltre ad ognuno di noi delle medaglie commemorative del viaggio papale in Portogallo. Tutti doni che sarannoDSC_0321esposti nella Basilica biancavillese. Arricchiti da questo incontro, prima di lasciare il “Recinto di Pietro”, abbiamo compiuto un altro piccolo pellegrinaggio: alla tomba del corifèo degli Apostoli, Pietro, dentro la Basilica vaticana. Sostati inoltre in preghiera presso la famosa statua bronzea petrina, opera di Arnolfo Di Cambio e presso le tombe dei Santi Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

DSC_0258Giorni di grazia e di fraternità! Il rammarico è stato solo nel non aver potuto estendere l’invito a molti altri per via delle ristrettezze numeriche imposte. Ma nel salutare e chiedere la benedizione al Papa, affioravano nella mente i volti di molte persone; i tanti amici a cui avrebbe fatto immenso piacere vivere quei momenti. A loro si estenda la benedizione del Signore impartita da Benedetto XVI.

IMG_3241Siamo rientrati a casa, per riprendere le nostre attività quotidiane, meditando gli insegnamenti di Benedetto XVI donatici quel pomeriggio (che prossimamente raccoglieremo in un volumetto),   “l’umile lavoratore nella vigna del Signore” e guardando alla meta del prossimo Giubileo della Misericordia.
Possiamo già anticipare che nel mese di ottobre 2016 si svolgerà a Roma un Giubileo mariano, al quale cercheremo di prendere parte con i confratelli e le consorelle dell’Associazione e con i fedeli biancavillesi che vorranno prendere parte al pellegrinaggio, per essere ancora una volta confermati nella fede e spronati ad offrire l’amore misericordioso del Padre che tutti attende e tutti accoglie.12179486_10206553670552550_1015031622_n

  • Le foto sono di Giovanni Stissi (per Archivio SME), che ringraziamo di cuore per essersi prodigato – anche col venir meno della mostra della sua persona – affinché si “fermassero” le immagini a beneficio e per l’arricchimento della storia della comunità biancavillese.



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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