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Regina Coeli 2005 - Angelus 2005

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2013 14:25
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Sesso: Femminile
18/04/2013 13:55




BENEDETTO XVI

ANGELUS

Castel Gandolfo
Domenica, 7 agosto 2005

Angelus, 7 agosto 2005 - Castel Gandolfo
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]

 

Cari Fratelli e Sorelle!

Migliaia di giovani stanno per partire, o sono già in viaggio, verso Colonia per la XX Giornata Mondiale della Gioventù, che ha come tema "Siamo venuti per adorarlo" (Mt 2,2). Si può dire che tutta la Chiesa è spiritualmente mobilitata per vivere quest’evento straordinario, guardando ai Magi come a singolari modelli di ricercatori di Cristo, davanti al quale piegare le ginocchia in adorazione. Ma che significa "adorare"? Si tratta forse di un atteggiamento d’altri tempi, privo di senso per l’uomo contemporaneo? No! Una ben nota preghiera, che molti recitano al mattino e alla sera, inizia proprio con queste parole: "Ti adoro, mio Dio, ti amo con tutto il cuore…". All’alba e al tramonto il credente rinnova ogni giorno la sua "adorazione", cioè il suo riconoscimento della presenza di Dio, Creatore e Signore dell’universo. E’ un riconoscimento colmo di gratitudine, che parte dal profondo del cuore e investe tutto l’essere, perché solo adorando e amando Dio sopra ogni cosa l’uomo può realizzare pienamente se stesso.

I Magi adorarono il Bambino di Betlemme, riconoscendo in Lui il Messia promesso, il Figlio unigenito del Padre, in cui, come afferma san Paolo, "abita corporalmente tutta la pienezza della divinità" (Col 2,9). Analoga esperienza, in un certo senso, è quella dei discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni - lo ricorda la Festa della Trasfigurazione celebrata proprio ieri - ai quali Gesù sul monte Tabor rivelò la sua gloria divina, preannunciando la definitiva vittoria sulla morte. Con la Pasqua, poi, Cristo crocifisso e risorto manifesterà appieno la sua divinità, offrendo a tutti gli uomini il dono del suo amore redentore. I Santi sono coloro che hanno accolto questo dono e sono diventati veri adoratori del Dio vivente, amandolo senza riserve in ogni momento della loro vita. Con il prossimo incontro di Colonia, la Chiesa vuole riproporre a tutti i giovani del terzo millennio questa santità, vetta dell’amore.

Chi più di Maria ci può accompagnare in questo esigente itinerario di santità? Chi più di Lei ci può insegnare ad adorare Cristo? Sia Lei ad aiutare specialmente le nuove generazioni a riconoscere in Cristo il vero volto di Dio, ad adorarlo, amarlo e servirlo con totale dedizione.


Dopo l'Angelus

Prima di salutare i pellegrini presenti, desidero esprimere le mie condoglianze ai parenti delle vittime della sciagura aerea avvenuta ieri nel sud dell’Italia. Prego per le vittime e per i feriti, provenienti in massima parte da Bari e dintorni. Partecipo al lutto delle famiglie e dell’intera comunità ecclesiale e civile di quella città, che ho da poco visitato in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale. Cristo, morto e risorto, infonda in tutti conforto e speranza.


Infine, rivolgo il mio cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli della parrocchia di San Gerardo Maiella in Nardò e a quelli provenienti da Samproniano e Petricci e ai giovani guidati dai Missionari del Preziosissimo Sangue e al gruppo di fedeli provenienti da Subiaco.

A tutti voi auguro una buona domenica e una buona settimana. Grazie per il vostro affetto. Grazie!  



[SM=g27998]

Angelus, 14 agosto 2005 - Castel Gandolfo
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]



ANGELUS

Castel Gandolfo
Domenica, 14 agosto 2005

 

Cari fratelli e sorelle!

In questa XX Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta un singolare esempio di fede: una donna cananea, che chiede a Gesù di guarire sua figlia "crudelmente tormentata da un demonio". Il Signore resiste alle sue insistenti invocazioni e pare non cedere nemmeno quando gli stessi discepoli intercedono per lei, come riferisce l’evangelista Matteo. Alla fine, però, davanti alla perseveranza e all’umiltà di questa sconosciuta Gesù acconsente: "Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri" (cfr Mt 15, 21-28).

"Donna, grande è la tua fede!". Quest’umile donna viene additata da Gesù come esempio di indomita fede. La sua insistenza nell’invocare l’intervento di Cristo è per noi incoraggiamento a non perderci mai d’animo, a non disperare nemmeno in mezzo alle più dure prove della vita. Il Signore non chiude gli occhi dinanzi alle necessità dei suoi figli e, se talora sembra insensibile alle loro richieste, è solo per metterne alla prova e temprarne la fede. Questa è la testimonianza dei santi, questa è specialmente la testimonianza dei martiri, associati in modo più stretto al sacrificio redentore di Cristo. Nei giorni scorsi ne abbiamo commemorati diversi: i Pontefici Ponziano e Sisto II, il sacerdote Ippolito, il diacono Lorenzo con i compagni uccisi a Roma agli albori del cristianesimo. Abbiamo ricordato, inoltre, una martire del nostro tempo, santa Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein, compatrona d’Europa, morta in campo di concentramento; e proprio oggi la liturgia ci presenta un martire della carità, che suggellò la sua testimonianza di amore a Cristo nel bunker della fame di Auschwitz: san Massimiliano Maria Kolbe, immolatosi volontariamente al posto di un padre di famiglia.

Invito ogni battezzato e, in modo speciale, i giovani che prendono parte alla Giornata Mondiale della Gioventù, a guardare a questi fulgidi esempi di eroismo evangelico. Invoco su tutti la loro protezione ed in particolare quella di santa Teresa Benedetta della Croce, che trascorse alcuni anni della sua vita proprio nel Carmelo di Colonia. Su ciascuno vegli con amore materno Maria, la Regina dei martiri, che domani contempleremo nella sua gloriosa assunzione al cielo.


Dopo l'Angelus


Un caro saluto rivolgo ai castellani e ai pellegrini venuti quest’oggi a farmi visita. In modo particolare saluto il gruppo di famiglie e giovani della parrocchia Santa Maria Assunta in San Francesco di Andria e i fedeli della comunità parrocchiale della Natività della Beata Vergine Maria in Castelnuovo Bocca d’Adda. Saluti inoltre i giovani della Pontificia Accademia dell’Immacolata.
A tutti auguro una buona domenica.
     

[SM=g27998]

SOLENNITÀ DELL'ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Castel Gandolfo
Lunedì, 15 agosto 2005

Angelus, 15 agosto 2005 - Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]

 

Cari fratelli e sorelle!

Nell’odierna solennità dell’Assunta contempliamo il mistero del passaggio di Maria da questo mondo al Paradiso: celebriamo, potremmo dire, la sua "pasqua". Come Cristo risuscitò dai morti con il suo corpo glorioso e ascese al Cielo, così la Vergine Santa, a Lui pienamente associata, è stata assunta nella gloria celeste con l’intera sua persona. Anche in questo, la Madre ha seguito più da vicino il suo Figlio e ha preceduto tutti noi. Accanto a Gesù, nuovo Adamo, che è "la primizia" dei risorti (cfr 1 Cor 15,20.23) la Madonna, nuova Eva, appare come "primizia e immagine della Chiesa" (Prefazio), "segno di sicura speranza" per tutti i cristiani nel pellegrinaggio terreno (cfr Lumen gentium, 68).

La festa dell’Assunta, tanto cara alla tradizione popolare, costituisce per tutti i credenti un’utile occasione per meditare sul senso vero e sul valore dell’esistenza umana nella prospettiva dell’eternità. Cari fratelli e sorelle, è il Cielo la nostra definitiva dimora. Da lì Maria ci incoraggia con il suo esempio ad accogliere la volontà di Dio, a non lasciarci sedurre dai fallaci richiami di tutto ciò che è effimero e passeggero, a non cedere alle tentazioni dell’egoismo e del male che spengono nel cuore la gioia della vita.

Invoco l’aiuto di Maria Assunta in Cielo specialmente per i giovani partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù che, trasferendosi da altre Diocesi tedesche dove sono stati ospiti per alcuni giorni, oppure provenendo direttamente dai loro Paesi, si incontrano da quest’oggi a Colonia. A Dio piacendo, mi unirò a loro anch’io, giovedì prossimo, per vivere insieme i vari momenti di tale straordinario evento ecclesiale. Culmine della Giornata Mondiale della Gioventù sarà la solenne Veglia di sabato sera e la Celebrazione eucaristica di domenica 21 agosto. La Vergine Santa ottenga a tutti coloro che vi prenderanno parte di seguire l’esempio dei Magi per incontrare Cristo presente soprattutto nell’Eucaristia e ripartire poi per le loro città e nazioni di origine con il vivo proposito di testimoniare la novità e la gioia del Vangelo.


Dopo l'Angelus

Desidero esprimere la mia spirituale vicinanza alla cara popolazione di Cipro, particolarmente provata dall’incidente aereo che ha provocato la morte di 121 persone. Mentre affido al Signore le vittime del disastro, fra le quali 48 bambini di ritorno dalle vacanze nell’Isola, assicuro il mio particolare ricordo nella preghiera per i defunti, per i loro familiari e per quanti sono nel dolore a causa di questa tragedia.


Rivolgo ora un saluto a tutti i pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i giovani delle comunità neocatecumenali appartenenti a diverse parrocchie delle Diocesi di Piazza Armerina, Oppido–Palmi, Mileto e Locri, che con questa visita hanno voluto confermare la loro fedeltà al Successore di Pietro prima di recarsi a Colonia per la Giornata Mondiale della Gioventù.

[SM=g27998]

VIAGGIO APOSTOLICO A COLONIA
IN OCCASIONE DELLA XX GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Colonia, Spianata di Marienfeld
Domenica, 21 agosto 2005

Angelus, 21 agosto 2005 - XX Giornata Mondiale della Gioventù, Colonia
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]

 

Cari amici,

siamo giunti al termine di questa meravigliosa celebrazione, e anche della ventesima Giornata Mondiale della Gioventù. Nel mio cuore sento risuonare forte una parola:  "grazie"! Sono sicuro - e lo sento - che essa trova eco corale in ciascuno di voi. È Dio stesso che l'ha impressa nei nostri cuori e l'ha sigillata con questa Eucaristia, che significa proprio "ringraziamento". Sì, cari giovani, la parola della gratitudine, che nasce dalla fede, si esprime nel canto della lode a Lui, Padre e Figlio e Spirito Santo, che ci ha donato una grande testimonianza del suo immenso amore.

Il nostro "grazie", che sale innanzitutto a Dio - solo Lui poteva donarcelo così come è stato - questo "grazie" si estende a tutti coloro che ne hanno curato l'organizzazione e la realizzazione. La Giornata Mondiale della Gioventù è stata un dono, ma, così come si è svolta, anche il frutto di grande lavoro. Per questo desidero rinnovare in particolare il mio vivo ringraziamento al Pontificio Consiglio dei Laici, presieduto dall'Arcivescovo Stanislaw Rylko, validamente coadiuvato dal Segretario del Dicastero, Mons. Josef Clemens, che per anni è stato mio Segretario, e ugualmente ringrazio i miei Confratelli dell'Episcopato tedesco, in primo luogo naturalmente l'Arcivescovo di Colonia, Cardinale Joachim Meisner. Ringrazio le Autorità politiche e amministrative, che hanno dato un grande contributo, hanno aiutato generosamente e reso possibile in questi giorni il sereno svolgimento di ogni manifestazione; ringrazio i tanti volontari venuti da tutte le Diocesi tedesche e da tutte le nazioni. Un grazie cordiale anche ai tanti monasteri di vita contemplativa, che hanno accompagnato con la loro preghiera la Giornata Mondiale della Gioventù.

In questo momento, nel quale la presenza viva di Cristo risorto in mezzo a noi alimenta la fede e la speranza, sono lieto di annunciare che il prossimo Incontro mondiale della gioventù avrà luogo a Sydney, in Australia, nel 2008. Affidiamo alla guida materna e premurosa di Maria Santissima il cammino futuro dei giovani del mondo intero.

Ora diciamo l'Angelus.


Dopo l'Angelus il Santo Padre ha salutato i presenti in diverse lingue:

[francese] Saluto con affetto i giovani francofoni. Vi ringrazio, cari amici, per la vostra partecipazione e vi auguro di ritornare ai vostri Paesi portando in voi, come i Magi, la gioia di aver incontrato il Cristo, il Figlio del Dio vivente.

[inglese] Ai giovani di lingua inglese, provenienti da ogni parte del mondo, rivolgo un caloroso saluto, al termine di queste indimenticabili Giornate. La luce di Cristo, che avete seguito per venire a Colonia, risplenda ora più limpida e forte nella vostra vita!

[spagnolo] Cari giovani di lingua spagnola! Siete venuti per adorare Cristo. Ora che lo avete incontrato, continuate ad adorarlo nei vostri cuori, pronti sempre a rendere ragione della speranza che è in voi (cfr 1 Pt 3, 15). Buon ritorno ai vostri Paesi!

[italiano] Cari amici di lingua italiana! Volge ormai al termine la ventesima Giornata Mondiale della Gioventù, ma questa celebrazione eucaristica continua nella vita:  portate a tutti la gioia di Cristo, che qui avete incontrato.

[polacco] Un abbraccio affettuoso a tutti voi, giovani polacchi! Come vi direbbe il grande Papa Giovanni Paolo II, tenete viva la fiamma della fede nella vostra vita e in quella del vostro popolo. Maria, Madre di Cristo, guidi sempre i vostri passi.

[portoghese] Con affetto saluto i giovani di lingua portoghese. Vi auguro, cari giovani, di vivere sempre nell'amicizia con Gesù, per sperimentare la vera gioia e comunicarla a tutti, specialmente ai vostri coetanei più in difficoltà.

[filippino] Cari amici di lingua filippina e tutti voi, giovani dell'Asia! Come i Magi, voi siete venuti dall'Oriente per adorare Cristo. Ora che lo avete incontrato, ritornate ai vostri Paesi portando nel cuore la luce del suo amore.

[swaili] Un caro saluto anche a voi, giovani africani! Portate nel vostro grande e amato continente la speranza che Cristo vi ha donato. Siate ovunque seminatori di pace e di fraternità.

[tedesco] Cari amici che mi intendete nella mia lingua, vi ringrazio di cuore per l'affetto con cui mi avete sostenuto in questi giorni. Statemi vicino con la preghiera. Vi prego! Camminate uniti. Siate sempre fedeli a Cristo e alla Chiesa. La pace e la gioia di Cristo siano sempre con voi!


[SM=g27998]

ANGELUS

Castel Gandolfo
Domenica, 28 agosto 2005

Angelus, 28 agosto 2005 - Castel Gandolfo
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]

 

Cari fratelli e sorelle!

È stata veramente una straordinaria esperienza ecclesiale quella vissuta a Colonia la scorsa settimana, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, con la partecipazione di un grandissimo numero di giovani d’ogni parte del mondo, accompagnati da molti Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose. È stato un evento provvidenziale di grazia per la Chiesa intera. Parlando con i Vescovi della Germania, poco prima di far ritorno in Italia, dicevo che i giovani hanno lanciato ai loro Pastori, e in certo modo a tutti i credenti, un messaggio che è al tempo stesso una richiesta: "Aiutateci ad essere discepoli e testimoni di Cristo. Come i Magi, siamo venuti per incontrarlo e adorarlo". Da Colonia i giovani sono ripartiti per le loro città e nazioni animati da una grande speranza, senza tuttavia perdere di vista le non poche difficoltà, gli ostacoli e i problemi che in questo nostro tempo accompagnano la ricerca autentica di Cristo e la fedele adesione al suo Vangelo.

Non solo i giovani, ma anche le comunità e gli stessi Pastori debbono prendere sempre più coscienza d’un dato fondamentale per l’evangelizzazione: laddove Dio non occupa il primo posto, laddove non è riconosciuto e adorato come il Bene supremo, la dignità dell’uomo è messa a repentaglio. È pertanto urgente portare l’uomo di oggi a "scoprire" il volto autentico di Dio, che si è rivelato a noi in Gesù Cristo. Anche l’umanità del nostro tempo potrà così, come i Magi, prostrarsi dinanzi a lui e adorarlo. Parlando con i Vescovi tedeschi, ricordavo che l’adorazione non è "un lusso, ma una priorità". Cercare Cristo dev’essere l’incessante anelito dei credenti, dei giovani e degli adulti, dei fedeli e dei loro pastori. Va incoraggiata questa ricerca, va sostenuta e guidata. La fede non è semplicemente l’adesione ad un complesso in sé completo di dogmi, che spegnerebbe la sete di Dio presente nell’animo umano. Al contrario, essa proietta l’uomo, in cammino nel tempo, verso un Dio sempre nuovo nella sua infinitezza. Il cristiano è perciò contemporaneamente uno che cerca e uno che trova. È proprio questo che rende la Chiesa giovane, aperta al futuro, ricca di speranza per l’intera umanità.

Sant’Agostino, del quale oggi facciamo memoria, ha stupende riflessioni sull’invito del Salmo 104 "Quaerite faciem eius semper - Cercate sempre il suo volto". Egli fa notare che quell’invito non vale soltanto per questa vita; vale anche per l’eternità. La scoperta del "volto di Dio" non si esaurisce mai. Più entriamo nello splendore dell’amore divino, più bello è andare avanti nella ricerca, così che "amore crescente inquisitio crescat inventi - nella misura in cui cresce l’amore, cresce la ricerca di Colui che è stato trovato" (Enarr. in Ps. 104,3: CCL 40, 1537).

È questa l’esperienza a cui anche noi aspiriamo dal profondo del cuore. Ce l’ottenga l’intercessione del grande Vescovo d’ Ippona; ce l’ottenga il materno aiuto di Maria, Stella dell’Evangelizzazione, che invochiamo ora con la preghiera dell’Angelus.


Dopo l'Angelus:


Il mio saluto va ora ai pellegrini provenienti da varie parti d’Italia; in particolare ai giovani dell’Azione Cattolica e della Fuci della diocesi di Vigevano, ai gruppi parrocchiali di Bassano del Grappa, Oderzo, Malonno, Cremona, Aprilia, Ruffano e Manfredonia.

Tutti ringrazio per la gradita visita, e a ciascuno auguro buona domenica.

[SM=g27998]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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