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Regina Coeli 2005 - Angelus 2005

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2013 14:25
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Sesso: Femminile
13/04/2013 00:23

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Solennità della Santissima Trinità
Domenica, 22 maggio 2005

 

Angelus, 22 maggio 2005, Solennità della Santissima Trinità
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]


Cari fratelli e sorelle!

Oggi la liturgia celebra la solennità della Santissima Trinità, quasi a sottolineare che nella luce del mistero pasquale si rivela appieno il centro del cosmo e della storia: Dio stesso, Amore eterno e infinito. La parola che riassume tutta la rivelazione è questa: "Dio è amore" (1 Gv 4,8.16); e l’amore è sempre un mistero, una realtà che supera la ragione senza contraddirla, anzi, esaltandone le potenzialità. Gesù ci ha rivelato il mistero di Dio: Lui, il Figlio, ci ha fatto conoscere il Padre che è nei Cieli, e ci ha donato lo Spirito Santo, l’Amore del Padre e del Figlio. La teologia cristiana sintetizza la verità su Dio con questa espressione: un'unica sostanza in tre persone. Dio non è solitudine, ma perfetta comunione. Per questo la persona umana, immagine di Dio, si realizza nell’amore, che è dono sincero di sé.

Contempliamo il mistero dell’amore di Dio partecipato in modo sublime nella Santissima Eucaristia, Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo, ripresentazione del suo Sacrificio redentore. Per questo sono lieto di rivolgere oggi, festa della Santissima Trinità, il mio saluto ai partecipanti al Congresso Eucaristico della Chiesa italiana, che si è aperto ieri a Bari. Nel cuore di questo Anno dedicato all’Eucaristia, il popolo cristiano converge intorno a Cristo presente nel Santissimo Sacramento, fonte e culmine della sua vita e della sua missione. In particolare, ogni parrocchia è chiamata a riscoprire la bellezza della Domenica, Giorno del Signore, in cui i discepoli di Cristo rinnovano nell’Eucaristia la comunione con Colui che dà senso alle gioie e alle fatiche di ogni giorno. "Senza la Domenica non possiamo vivere": così professavano i primi cristiani, anche a costo della vita, e così siamo chiamati a ripetere noi oggi.

In attesa di recarmi di persona domenica prossima a Bari per la Celebrazione eucaristica, sono sin da ora spiritualmente unito a questo importante evento ecclesiale. Invochiamo insieme l’intercessione della Vergine Maria, perché giornate di così intensa preghiera e adorazione di Cristo Eucaristia accendano nella Chiesa italiana un rinnovato ardore di fede, di speranza e di carità. A Maria vorrei anche affidare tutti i bambini, gli adolescenti e i giovani che in questo periodo fanno la loro prima Comunione o ricevono il sacramento della Cresima. Con questa intenzione recitiamo ora l’Angelus, rivivendo con Maria il mistero dell’Annunciazione.


Dopo l'Angelus:

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, especialmente a los miembros de la Obra de la Iglesia, llegados para participar en esta oración mariana. Profesad vuestra fe en la Santísima Trinidad, glorificando, con vuestras palabras y acciones, al Padre, al Hijo y al Espíritu Santo. ¡Felíz domingo!

Pozdrawiam pielgrzymów z Polski. Wszystkich polecam Matce Bożej i z serca błogosławię.

[Saluto i pellegrini provenienti dalla Polonia. Affido tutti alla Madre di Dio e tutti benedico di cuore.]

Einen glaubensfrohen Gruß richte ich an die Pilger deutscher Sprache, besonders an die Erstkommunionkinder der polnischen Mission in Essen. Aus Liebe zu uns Menschen hat der ewige Vater seinen Sohn gesandt und uns den Heiligen Geist geschenkt, um uns zu Kindern Gottes zu machen. Erweisen wir uns dieser Gnade würdig! Der Dreifaltige Gott erhalte euch allezeit in seiner Liebe!

Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti da Romano di Lombardia, Cassano d’Adda, Piedimonte Matese, Bonifati e Sava; l’UNITALSI di Gualdo Tadino; i ragazzi e i giovani dell’Arcidiocesi di Genova, di Colonnella, di Sant’Ilario d’Enza e di Bellizzi; i bambini di San Vito dei Normanni e il Rotary Club di Salerno. Saluto, inoltre, le missionarie e i volontari dell’Immacolata-Padre Kolbe, come pure le religiose Sorelle della Carità, alle quali auguro ogni bene per il Capitolo Generale.

Auguro a tutti una buona domenica.


[SM=g27998]

VISITA PASTORALE
DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
A BARI PER LA CONCLUSIONE DEL
XXIV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE

ANGELUS

Spianata Marisabella
Domenica, 29 maggio 2005

 

Angelus, 29 maggio 2005, Visita Pastorale a Bari
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]


Cari fratelli e sorelle,

con questa solenne celebrazione liturgica si conclude il XXIV Congresso Eucaristico della Chiesa che è in Italia. Ho desiderato essere presente anch’io a questa grande testimonianza di fede nella divina Eucaristia. Sono lieto di dirvi ora che mi ha molto colpito la vostra fervida partecipazione. Con profonda devozione vi siete tutti stretti attorno a Gesù Eucaristia, al termine di un’intensa settimana di preghiera, di riflessione e di adorazione. I nostri cuori sono colmi di gratitudine, verso Dio e verso quanti hanno lavorato per la realizzazione di un così straordinario evento ecclesiale, particolarmente significativo perché si svolge nel contesto dell’Anno dell’Eucaristia, che ha avuto nel Congresso un suo momento saliente. 

Prima della benedizione finale, recitiamo ora l’Angelus Domini, contemplando il mistero dell’Incarnazione, al quale il mistero dell’Eucaristia è intimamente connesso. Alla scuola di Maria, “donna eucaristica”, come amava invocarla il compianto Giovanni Paolo II, accogliamo in noi stessi, per opera dello Spirito Santo, la presenza viva di Gesù, per portarlo a tutti nell’amore servizievole. Impariamo a vivere sempre in comunione con Cristo crocifisso e risorto, facendoci in questo guidare dalla sua e nostra celeste Madre. Così, nutrita dalla Parola e dal Pane di vita, la nostra esistenza diventerà interamente eucaristica, e si farà perenne rendimento di grazie al Padre per Cristo nello Spirito Santo. 

[SM=g27998]

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 5 giugno 2005

 

Angelus, 5 giugno 2005
[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]


Cari fratelli e sorelle!

Venerdì scorso abbiamo celebrato la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, devozione profondamente radicata nel popolo cristiano. Nel linguaggio biblico il "cuore" indica il centro della persona, la sede dei suoi sentimenti e delle sue intenzioni. Nel cuore del Redentore noi adoriamo l’amore di Dio per l’umanità, la sua volontà di salvezza universale, la sua infinita misericordia. Rendere culto al Sacro Cuore di Cristo significa, pertanto, adorare quel Cuore che, dopo averci amato sino alla fine, fu trafitto da una lancia e dall’alto della Croce effuse sangue e acqua, sorgente inesauribile di vita nuova.

La festa del Sacro Cuore è stata anche la Giornata Mondiale per la santificazione dei sacerdoti, occasione propizia per pregare affinché i presbiteri nulla antepongano all’amore di Cristo. Profondamente devoto al Cuore di Cristo fu il beato Giovanni Battista Scalabrini Vescovo, patrono dei migranti, di cui il 1° giugno abbiamo ricordato il centenario della morte. Egli fondò i Missionari e le Missionarie di San Carlo Borromeo, detti "Scalabriniani", per l’annuncio del Vangelo tra gli emigranti italiani. Ricordando questo grande Vescovo, rivolgo il mio pensiero a coloro che si trovano lontani dalla patria e spesso anche dalla famiglia ed auspico che incontrino sempre sul loro cammino volti amici e cuori accoglienti, capaci di sostenerli nelle difficoltà di ogni giorno.

Il cuore che più d’ogni altro rassomiglia a quello di Cristo è senza dubbio il cuore di Maria, sua Madre Immacolata, e proprio per questo la liturgia li addita insieme alla nostra venerazione. Rispondendo all’invito rivolto dalla Vergine a Fatima, affidiamo al suo Cuore Immacolato, che ieri abbiamo particolarmente contemplato, il mondo intero, perché sperimenti l’amore misericordioso di Dio e conosca la vera pace.


Dopo l'Angelus

Varie regioni del mondo sperimentano, nell’ora presente, tensioni sociali e politiche, che rischiano in alcuni casi di sfociare in gravi conflitti. In questo momento, il mio pensiero va particolarmente alla Bolivia e alla preoccupante situazione che vi si sta vivendo. Mentre vi invito a pregare per quella cara popolazione, affido alla Madonna la mia speranza e il mio appello affinché prevalgano in tutti la ricerca del bene comune, il senso di responsabilità e la disponibilità al dialogo aperto e leale.

Volgendo ora il pensiero ad un altro teatro di tensioni e di scontri, unisco la mia voce a quella del Presidente della Repubblica Italiana, del Presidente dell’Afghanistan e dei popoli italiano ed afgano per chiedere la liberazione della volontaria italiana Clementina Cantoni. La dolorosa esperienza che questa nostra sorella sta vivendo sia di stimolo a ricercare con ogni mezzo la pacifica e fraterna intesa tra gli individui e le nazioni.

In Italia si celebra oggi la Giornata dello sport per tutti, istituita per tenere vivi i valori autentici dell’attività sportiva. In particolare, quest’anno viene sottolineato il legame tra lo sport e la natura, secondo il tema scelto dall’UNESCO per l’odierna Giornata Mondiale dell’Ambiente. Auspico che lo sport praticato in modo sano e armonico a tutti i livelli favorisca la fratellanza e la solidarietà tra le persone e il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente naturale.

Con gioia saluto ora il folto gruppo di aderenti al Movimento dei Focolari, provenienti da tutta l’Europa, che partecipano al convegno sul servizio alla parrocchia. Cari amici, siate segno di Cristo risorto nelle vostre comunità e in ogni ambiente di vita.

Doy una cordial bienvenida a los fieles de lengua española, en especial a los grupos parroquiales de Sabadell, que peregrinan a la tumba de Pedro para confesar la fe en Cristo. Invito a todos a ser fieles testigos del Evangelio, a ejemplo de los Apóstoles, y os bendigo de corazón, a vosotros y a vuestras familias. Feliz Domingo!

Pozdravljam sve drage hrvatske hodočasnike, posebno vjernike iz Splita i iz Pule. Po ljubavi što izvire iz Srca Isusova i Marijina, zajedno sa svom braćom i sestrama u vjeri, budite jedno srce i jedna duša.
[Saluto tutti i cari pellegrini croati, tra cui particolarmente i fedeli provenienti da Split e Pula. Secondo l’amore che scaturisce dai Cuori di Gesù e Maria, uniti con tutti i fratelli e sorelle nella fede, siate un cuore solo e un’anima sola.]

Pozdrawiam pielgrzymów z Polski. Matce Bożej zawierzam was i wasze rodziny. Niech Bóg wam błogosławi!
[Saluto i pellegrini dalla Polonia. Affido alla Madre di Dio voi e le vostre famiglie. Dio vi benedica!]

Einen glaubensfrohen Gruß richte ich an die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Besonders heiße ich die Teilnehmer am Gebetstreffen der marianischen Bewegungen aus Deutschland, Österreich und Südtirol willkommen. Folgen wir Maria, unserer geistlichen Mutter, mit einem bewußten „Ja" zu Gottes Wegen! Öffnet eure Herzen dem Geist der Liebe, der uns immerfort in die Gemeinschaft der Heiligen hineinruft. Euch allen wünsche ich von Herzen einen gesegneten Sonntag!

Saluto infine i pellegrini di lingua italiana, in particolare la comunità del Seminario di Otranto, con i familiari; i gruppi provenienti da Pisa, Mozzagrogna, Agosta, Guardia Perticara, Amaroni e San Piero in Bagno; come pure i ragazzi di San Marino, Cesenatico e Figline Valdarno. Il mio pensiero si estende anche all’Associazione Genitori Scuole Cattoliche e al Centro "L’Aquilone" di Taranto.

A tutti auguro una buona domenica e un sereno mese di giugno.
 

 




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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