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La Chiesa non dimentichi Benedetto XVI appello di Raffaella-Blog

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2013 12:08
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11/04/2013 16:26

martedì 9 aprile 2013

La Chiesa Cattolica non dimentichi Benedetto XVI (Raffaella)

 
 
Cari amici,
in questi ultimi giorni ho ricevuto molte mail in cui mi si manifestava sconcerto per l'atteggiamento dei mass media, anche e soprattutto cattolici, nei confronti di Benedetto XVI.
Anche in molti commenti sul blog si esplicita lo stesso disagio riguardante il fango riversato continuamente su Joseph Ratzinger da parte dei media laici ma anche il comportamento della gerarchia cattolica (e dei suoi mezzi di comunicazione), che non si oppone a questo modo di fare e, anzi, spesso lo fomenta.
Ho riflettuto a lungo e alla fine ho deciso di scrivere questo post che raccoglie un po' il rammarico mio personale e quello di tanti amici del blog.

Sia chiaro: non siamo delle vedove inconsolabili, come crede e scrive qualcuno.
Manifestare disagio e denunciare l'assurdita' di certi atteggiamenti non e' attaccamento ossessivo ad una persona ma puro e pio esercizio di analisi e di riflessione.
E a chi chiede conto del cambiamento anche del nome del blog si potrebbe rispondere, parafrasando le parole dell'allora cardinale Ratzinger: non siamo cambiati noi, sono cambiati gli altri.

E veniamo al dunque.

Non mi soffermo in questo post sulla stampa laica anche se devo ammettere che alcuni giornalisti, vaticanisti in particolare, mi hanno profondamente delusa.
Il discorso che mi preme riguarda i media cattolici e la gerarchia ecclesiastica.
Il mondo fa di tutto per dimenticare Joseph Ratzinger arrivando addirittura ad infangare o deridere la sua persona? Va benissimo...Pietro e' stato crocifisso, Paolo decapitato, gli Apostoli sono stati martirizzati cosi' come i primi Papi. Nulla di nuovo sotto il sole.
Ma se la "gente che piace" ha deciso di seppellire da vivo Benedetto XVI, cio' non significa che possa o debba farlo anche la Chiesa Cattolica.
In questi giorni sembra che la maggioranza dei prelati (vescovi e cardinali soprattutto) si siano gentilmente associati alla moda del tempo ed esaltino il "nuovo corso" come se debba essere sepolto cio' e chi e' venuto prima.
Il discorso vale per il Pontificato di Ratzinger ma anche per quelli precedenti.
Sembra che oggi sia tutto bello, buono, misericordioso...

Tutti a parlare di ventata di novita', di aria pulita, di ritorno all'essenzialita' della fede...
Bravi! E che cosa hanno fatto i Pontefici finora? Non ci hanno parlato di fede? Non hanno fatto tutto il possibile per parlare a tutti di Dio?
Scusate se ve lo dico, care Eccellenze ed Eminenze, ma forse si potrebbe mostrare un minimo di rispetto per chi, per otto anni, e' stato sottoposto ad indicibili sofferenze, fuori ma soprattutto dentro la chiesa.
O forse ci siamo dimenticati cio' che ha patito Benedetto XVI?
Ci siamo forse scordati che egli si e' caricato di colpe non sue?
Si e' assunto la responsabilita' di tutti e per tutti per otto anni ed ora sembra che non sia mai esistito.
Eh certo! Nessuno parla piu' dei problemi che pure assillavano i mass media fino alla mattina del 13 marzo.
Che fine hanno fatto la pedofilia nella chiesa? Lo Ior? La curia? I corvi?
Tutto risolto? Caspita! Bastava cosi' poco per volatilizzare le magagne della chiesa?
Peggio della bacchetta magica della Fata Turchina...

E noi dobbiamo bere tutto questo?
Ma si pensa che tutti abbiano l'anello al naso? Il prosciutto negli occhi? Il salame nelle orecchie? Un'arancia in bocca? Ma dai...
La verita' e' che fa comodo a tutti, gerarchia cattolica compresa, cio' che sta accadendo oggi.
E non c'e' proprio nulla di nuovo sotto il sole: Ratzinger e' stato un comodo "cireneo" sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II! E' stato un formidabile parafulmine sotto il proprio Pontificato. E, meraviglia delle meraviglie, continua ad essere tale anche sotto il suo successore.
Possibile che nessuno colga l'assurdita', direi la crudelta', di un simile comportamento?
I Papi passano ma la chiesa resta. Non mi risulta pero' che in passato ci sia stata la volonta' di demolire il Pontificato dell'immediato predecessore del Papa regnante.
Eppure e' questo che sta accadendo. Colpa solo dei media? Non penso proprio!
La responsabilita' e' anche di quei prelati, magari nominati o promossi proprio da Papa Benedetto, che oggi temono di pronunciarne persino il nome!
Non mi pare ne' corretto ne', perdonatemi, cristiano.
E' questa la misericordia di cui oggi parlano tutti?
E, sia chiaro, questa non e' una critica a Papa Francesco che nulla c'entra con il ragionamento che sto facendo. Non e' lui che rilascia interviste e si scorda il nome del suo predecessore.

E vogliamo parlare dei media cattolici? Non mi riferisco a Telepace ma agli altri mezzi di comunicazione della Santa Sede e dei vescovi. Parlo in particolare di una emittente televisiva che, mi dicono, sia particolarmente attiva nell'alimentare continui confronti. 
E che dire di quei membri della gerarchia che si dicono emozionati perche' Papa Francesco ha chiesto loro aiuto? Perche'? Gli altri Papi erano monarchi assoluti? Quante volte Benedetto XVI ha chiesto ai cardinali di aiutarlo? In quanti l'hanno fatto davvero? In quanti gli sono stati veramente vicini?
Prego affinche' il nuovo Papa abbia una sorte diversa e magari collaboratori piu' sensibili.
E qui vorrei fare una domanda alla gerarchia cattolica ed in particolare ai collaboratori di Benedetto XVI. 
Sono proprio sicuri, in coscienza, di avere fatto bene il loro dovere? 

Non hanno proprio nulla di cui rimproverarsi?
E oggi sono tutti fieri di come si stanno comportando facendo finta che la sede di Pietro sia stata vacante per otto anni?
Dio e' misericordioso ed e' vero che perdona anche il peggiore peccatore ma accanto ad ogni donna ed a ogni uomo c'e' un giudice infinitamente piu' severo di Nostro Signore!
Questo giudice e' sempre con noi. E' sul nostro cuscino quando ci addormentiamo ed e' ancora li' quando ci risvegliamo. E' lui che a volte di impedisce di prendere sonno. 
E' sempre lui che abita nei sogni e negli incubi di alcuni. E' davanti a noi quando ci guardiamo allo specchio e quando, durante la giornata, abbandoniamo le occupazioni ordinarie per fermarci a pensare. 
E' lui che non ci abbandona anche quando siamo soli.

Questo giudice si chiama coscienza! 
Ed e' un tribunale spesso impietoso.
Dalla coscienza non si sfugge ed e' una compagna con cui prima o poi tutti dobbiamo fare i conti.
Mi auguro che tutti, in coscienza appunto, si interroghino se sia giusto cio' che sta subendo un uomo buono ed onesto come Ratzinger. Era forse lui il problema della Chiesa per cui, rimosso lui, sono spariti i problemi?
Ne riparleremo...
Grazie a tutti per l'attenzione e scusate se ho scritto troppo.
Raffaella


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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14/06/2013 12:08

Un indice drammatico del 2009.....
per non dimenticare come veniva attaccato ed oltraggiato Benedetto XVI.....



lunedì 23 febbraio 2009

Gli ortodossi plaudono ad una riconciliazione con i lefebvriani (Forum catholique, traduzione Messainlatino.it)

 

Vedi anche:

I problemi che Benedetto XVI si trova a risolvere sono vecchi di decenni. A lui il merito di avere voltato pagina su varie questioni (Di Giacomo...articolo da incorniciare!)

Il Papa: ogni discriminazione è un attentato all' umanità (La Rocca e Corriere)

Comunicazioni: mercoledì non si terrà l'udienza generale e a marzo ne è prevista solo una per il giorno 11. La Prefettura ne tenga conto!

Il cardinale di Manila nasconde il regolamento anti motu proprio Summorum Pontificum

Didier Sicard: I travestimenti contemporanei dell'eugenismo (Osservatore Romano)

Benedetto XVI chiede preghiere per compiere la sua missione (Zenit)

Segnalazione blog "Senza peli sulla lingua" di Padre Giovanni

Il Primato del Papa nella Costituzione Dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, del Concilio Vaticano II

Cari vescovi, avete visto Piazza San Pietro stamattina? E' la dimostrazione che l'appiattimento sui media non paga!

Il Vaticano apre un'indagine sugli stili di vita delle suore

Il Papa ai fedeli di lingua tedesca: "Chiediamo a San Pietro che, per la sua intercessione, la confusione e le tempeste non scuotano la Chiesa..." (traduzione in italiano)

Gesù che si china sull’umana debolezza e la festa della Cattedra di San Pietro: al centro della riflessione del Papa all’Angelus (Radio Vaticana)

Il Papa all'Angelus: "La Cattedra di Pietro simboleggia l’autorità del Vescovo di Roma, chiamato a svolgere un peculiare servizio nei confronti dell’intero Popolo di Dio. Subito dopo il martirio dei santi Pietro e Paolo, alla Chiesa di Roma venne infatti riconosciuto il ruolo primaziale in tutta la comunità cattolica...
Questo singolare e specifico ministero del Vescovo di Roma è stato ribadito dal Concilio Vaticano II..."
(Magistrale lezione sul PRIMATO che Cristo ha conferito a Pietro ed ai SUOI successori)


ANGELUS DEL SANTO PADRE: VIDEO DI BENEDICT XVI.TV

Benedetto XVI: Il ruolo del Papa è stato ribadito dal Concilio, pregate per me (Izzo)

Il Papa, la revoca della scomunica ai Lefebvriani ed il terrore dei cattoprogressisti

Benedetto XVI ricorda il primato del Pontefice per l'unità della Chiesa

Il Papa: aiutatemi a compiere il ministero di Pietro (AsiaNews)

Il Papa: Lo smarrimento e le tempeste non scuotano la Chiesa

"Paolo dice: "Voi divenite come belve, uno morde l’altro".
Accenna così alle polemiche che nascono dove la fede degenera in intellettualismo e l’umiltà viene sostituita dall’arroganza di essere migliori dell’altro"
(Lectio divina del Santo Padre presso il Seminario Romano Maggiore)


Il dialogo fra liberali e cattolici è vivo e ha bisogno di tutti i suoi protagonisti: Pertici risponde a Galli della Loggia

"Tarallucci e vino": il vescovo di Ratisbona fa pace con i teologi dissidenti

Lombardi: «Non tutto è attribuibile al Vaticano» (Bobbio)

"Bomba ecclesiastica" su Linz: le dimissioni di Wagner non sarebbero del tutto volontarie

Eccone un altro! Dichiarazione choc (ed inaccettabile) del vescovo tedesco Trelle: "Mi sento più vicino a qualunque luterano che ai lefebvriani"

I seguaci di Lefebvre e la paura della Tradizione (Mirko Testa)

BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG

Gli ortodossi plaudono ad una riconciliazione con i lefebvriani

Dichiarazione dello Ieromonaco della Chiesa ortodossa russa Alexandre Siniakov (nella foto), responsabile delle relazioni esterne e dei rapporti con le chiese della diocesi di Chersoneso (che comprende Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera ) e membro della rappresentanza della Chiesa russa presso l’Unione Europea. Questa dichiarazioni è da leggere in parallelo a quelle dell’allora metropolita (e ora Patriarca) Cirillo sul valore della Tradizione, anche liturgica, e sull’apprezzamento per il Papa Benedetto che riporta la sua Chiesa alla Tradizione (v. i nostri post qui e qui). Chissà che cosa diranno coloro che accusano il Papa di essere antiecumenico: mai, negli ultimi 40 anni, si erano avuti risultati così brillanti (e in poco tempo) di vero ecumenismo: con gli ortodossi, con gli anglicani tradizionalisti, con i lefebvriani.

Non possiamo che rallegrarci che ci siano stati dei passi avanti verso la comunione eucaristica tra i vescovi della Fraternità S. Pio X e il papa Benedetto XVI [..]
Sono rimasto stupefatto di constatare l’assenza di solidarietà di certi cattolici in rapporto alla decisione del papa.

Non ha fatto altro che esercitare il suo ministero di unità; è un po’ triste di vedere che questo divide la Chiesa cattolica.

Credo di poter dire che, dal loro lato, i media ortodossi russo hanno percepito piuttosto positivamente la revoca delle scomuniche. Ci sembra che il papa non voglia allontanarsi dalla tradizione anteriore al Vaticano II e desideri lasciar che i fedeli vivano ciò serenamente, senza costrizioni. Secondo noi, non si possono imporre ai fedeli delle riforme, fossero anche conciliari, senza il pieno consenso e la totale ricezione del popolo di Dio. Sarebbe far violenza al Corpo di Cristo!
La Chiesa russa ha conosciuto uno scisma per ragioni liturgiche, dopo il concilio del 1666-1667. E’ lo scisma dei vecchi credenti. Eppure le riforme erano molto meno rilevanti di quelle che hanno marcato il concilio Vaticano II. Ma delle scomuniche furono lanciate all’epoca e lo scisma dura sempre.
Nel 1970, il patriarcato di Mosca, ad iniziativa del metropolita Nicodemo (Rotov) ha tolto quelle scomuniche e anatemi.
Ma, in un certo modo, era troppo tardi. Credo modestamente che il papa abbia avuto ragione: togliere le scomuniche rapidamente è una cosa necessaria per non lasciare che uno scisma perduri.

Fonte: Forum catholique

Da Messainlatino.it

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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